MAXXI. Massimo Recalcati presenta il volume dedicato ad Alberto Burri e al Grande Cretto di Gibellina
Mercoledì 20 giugno alle ore 21, nella piazza del Museo una lectio sul grande artista che ripercorre la storia dell'opera di Land Art più grande al mondo ROMA - Sarà disponibile dal 21 giugno in libreria e dal’11 giugno sul sito www.magonzaeditore.it, il libro "Alberto Burri. Il Grande Cretto di Gibellina" dell'analista e saggista Massimo Recalcati. Mercoledì 20 giugno il volume verrà presentato al MAXXI di Roma, che a 50 anni dal terremoto ricorda quel tragico momento anche attraverso gli scatti inediti in bianco e nero del grande fotografo Aurelio Amendola. Recalcati terrà una lectio sulla storia dell’opera di Burri, iniziata nel 1985 e completata postuma nel 2015, reinterpretandola attraverso gli strumenti della psicoanalisi. Spiega infatti Recalcati: "l'opera d'arte, come sanno bene tutti i grandi artisti, intrattiene sempre un rapporto con l'assoluto, con l'irraffigurabile, con il reale, con l'impossibile". Sudario di cemento steso sui resti di un paese distrutto, il Grande Cretto di Gibellina si fa toccante testimone ed eterno custode della Storia e delle persone che in quei luoghi hanno vissuto. Il paese venne distrutto nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968. Il lavoro di Burri protegge e preserva, con il perpetuo invito al silenzio, la memoria di quella immane tragedia. L'intervento dell'artista sancisce un legame tra il bisogno di elaborazione del trauma e lo scenario storico in cui esso si materializza, antico e mitico. La seconda parte del volume di Ricalcati presenta una selezione antologica di testi di Régis Debray, Pietro Bellasi e Georges Didi-Huberman, che rintracciano le connessioni tra la realtà dell'immagine e l'istanza della morte, dell'invisibile, del perpetuo ritorno dell'inconosciuto, perché come nelle parole di Recalcati "l'arte non può accontentarsi di celebrare il visibile e il suo ordine conformistico, ma deve discendere nell'abisso dell'informe, del Terrificante, dove incontriamo, insieme alle macerie del mondo, le nostre". ...